SGUARDI SULLA REALTA'
LUCIO SOLLAZZI E GIULIANO CARRARO, AMICI
LUCIO SOLLAZZI
A due anni dalla scomparsa del noto artista pavese (Pavia 1925 – Monaco 2020) e in attesa di celebrare il centenario della nascita con un’antologia dei suoi dipinti, si presentano alcuni schizzi, prime idee, rapidi disegni di persone o piccole vedute di paesi e paesaggi che Sollazzi si appuntava su occasionali fogli d’album per fissare rapidamente l’emozione. Non soltanto il corso delle acque del Ticino tra gli alberi, anche i mercati arabi, le baite montane della Valtellina, l’uomo solitario nel Central Park: il mondo che Sollazzi ritrae è vasto e variegato ed è quello della sua esperienza diretta, dei suoi incontri e delle sue esperienze.
Sorretto da una buona impostazione accademica, che sostiene i suoi studi di figura e le vedute architettoniche, egli si esprime con le diverse tecniche del carboncino, della penna e della china per catturare con immediatezza l’immagine fuggevole della realtà naturale.
GIULIANO CARRARO
Il ritrovamento, tra le carte dell’archivio del pittore Lucio Sollazzi, di un nucleo di fotografie inedite di Giuliano Carraro (Paluzza 1927 – Pavia 2009) è stata l’occasione per far conoscere al pubblico un’altra parte (inedia) della produzione artistica del fotografo friulano, che aveva mosso i primi passi professionali nella Bottega di Guglielmo Chiolini.
Rispetto al più anziano e ben più noto collega pavese, Carraro ha praticato un tipo di fotografia di carattere più soggettivo, spesso mirato alla ricerca del particolare inusuale, agli effetti delle luci e delle ombre stagliate, al gioco degli effetti atmosferici della pioggia e della neve, alla composizione e giustapposizione di forme con esiti anche astratti.
Nel gruppo delle immagini ora ritrovate – e che vanno ad arricchire il corpus purtroppo piuttosto esiguo dell’artista – vi sono anonimi protagonisti della vita quotidiana, solitarie vedute non ufficiali della città, del fiume e della campagna, e poi elementi che, ingigantiti dall’occhio dell’obiettivo, modificano la nostra percezione della realtà.